I processi di invecchiamento agiscono a vari livelli (cute, comparti adiposi, SMAS, osso, strutture legamentose …) con una conseguente perdita di consistenza e discesa verso il basso dei tessuti stessi.
La perdita di tono e consistenza della cute, il riassorbimento e la perdita di compattezza del tessuto adiposo, l’assottigliamento dello strato muscolare e osseo portano a una modificazione dell’ovale del viso, con un’inversione del triangolo della giovinezza.
Le alterazioni più evidenti sono legate ad una ptosi della regione sopraccigliare e palpebrale, uno svuotamento del comparto orbitale con aspetto incavato dell’occhio, una perdita della definizione della linea mandibolare con eccesso cutaneo in regione malare e mentoniera e una distensione della cute del collo, senza tralasciare il peggioramento delle rughe profonde.
La medicina estetica può essere spesso un utile strumento per la correzione di determinate imperfezioni, ma non sempre è sufficiente.
La miglior tecnica per la correzione della lassità tissutale e il ringiovanimento di viso e collo è il lifting.
Questo intervento permette di riposizionare le strutture profonde contro gravità e rimuovere l’eccesso di tessuto cutaneo, nel rispetto dell’equilibrio delle strutture anatomiche.
Le incisioni sono posizionate in zone poco visibili: sul margine anteriore dell’orecchio, dietro l’orecchio e nel cuoio capelluto.
Il lifting viene spesso abbinato all’intervento di lipostruttura, per ripristinare la volumetria persa e all’intervento di blefaroplastica, che ne potenziano il risultato.
Esistono diversi possibili approcci all’intervento di lifting:
- MINI-LIFTING: questo intervento prevede un approccio mini-invasivo in quanto lo scollamento cutaneo è minimo ed è indicato nella correzione delle pieghe nasogeniene e delle linee della marionetta causate da un appesantimento della regione geniena e della perdita di definizione della linea mandibolare. L’incisione è localizzata al margine anteriore dell’orecchio, senza alterarne la forma.
- LIFTING FRONTALE/CORONALE e DEL SOPRACCIGLIO: questo intervento permette di risollevare una fronte cadente e solcata da rughe, correggere le rughe della regione glabellare e riposizionare le sopracciglia. Gli accessi chirurgici vengono nascosti all’interno del capillizio, così da risultare invisibili. È possibile utilizzare il botulino per la correzione delle rughe frontali.
- LIFTING DEL SOPRACCIGLIO: tramite delle piccole incisioni nascoste nel capillizio in regione temporale è possibile alzare l’arcata sopraccigliare e conferire una forma più rilassata e giovanile allo sguardo. È possibile utilizzare il botulino per rialzare moderatamente il sopracciglio.
- LIFTING CLASSICO CERVICO-FACCIALE: tramite le incisioni posizionate al margine anteriore dell’orecchio e dietro l’orecchio stesso, è possibile il riposizionamento dei tessuti di collo e del terzo medio e inferiore del volto (strato muscolo-aponeurotico) e la rimozione della cute in eccesso, per riacquisire un aspetto più fresco e giovanile.
- LIFTING CERVICALE: questo intervento è particolarmente indicato per la definizione della linea mandibolare e della lassità cutanea del collo. La cicatrice si trova solitamente al di sotto del mento e può essere abbinato alla liposuzione, nonché al lifting classico.
LA PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO
Durante le visite vengono spiegati tutti i dettagli dell’intervento, le possibili complicanze e il comportamento da osservare nel periodo post-operatorio.
Il/La paziente ha un ruolo fondamentale nel processo decisionale di tutte le componenti dell’intervento chirurgico, salvo alcune limitazioni assolute per evitare complicanze, danni o risultati poco soddisfacenti.
Durante le visite pre-operatorie verranno raccolti dati anamnestici e pianificato l’intervento chirurgico, a fronte dell’esame obiettivo del/della paziente.
Prima dell’intervento chirurgico è necessario sottoporsi ad alcuni esami pre-operatori come gli esami del sangue, l’elettrocardiogramma, la radiografia del torace, nonché alla raccolta dei dati anamnestici.
Viene eseguita inoltre la visita anestesiologica volta a verificare se il/la paziente sia idonea a sottoporsi all’intervento chirurgico, valutare la sospensione o meno di alcuni tipi di farmaci.
DECORSO POST-OPERATORIO
Possono inoltre essere presenti delle ecchimosi che migliorano nel giro 7-10 giorni. Nell’immediato post-operatorio è frequente un gonfiore tissutale, che migliora nel giro di un mese. Viene generalmente utilizzato un drenaggio che viene rimosso entro 7-10 giorni.
I punti vengono rimossi entro 15 giorni e le cicatrici vanno protette dal sole, soprattutto nei primi 6 mesi.
Nel primo periodo ci può essere un’alterazione della sensibilità cutanea, che viene ripristinata nelle settimane successive.
È possibile il ritorno alle attività lavorative dopo 10-15 giorni e riprendere l’attività sportiva dopo un mese.